Una volta può essere un caso, due una fortunata coincidenza, tre si comincia a dubitare, ma alla quarta… no non è un caso ma una strategia applicata con molta cura.

Il successo di Fabio Rovazzi è la prova provata che, se genio e imprenditorialità riescono a coniugarsi, il successo è immenso. Uscito con il primo singolo “Andiamo a comandare” nel febbraio 2016, dopo aver collaborato con J-Ax nella trasmissione “Sorci Verdi” su Rai 2, riuscì subito a scalare le classifiche discografiche, cogliendo anche quel rigurgito popolare che poi si è manifestato con le elezioni del 2018.

Con il secondo singolo “Tutto molto interessante”, consolida il suo successo personale, sempre nel 2016. Da qui partecipazioni quali al Coca-Cola Summer Festival, la partecipazione come ospite a “Quelli che il calcio” di Rai 2

E’ nel 2017 che avviene, secondo me, il salto di qualità: il Gianni Nazionale lo affianca nel nuovo singolo “Volare” ed è subito un altro grande successo.

“Non so se son pazzo O sono un genio”

E ieri sera scopro questo. Tre milioni e mezzo di visualizzazioni in tre giorni. Un corto stupendo e geniale, con un cast stellare (tutto italiano) incentrato su una semplice idea: utilizzare il talento di altri artisti per creare qualcosa di unico. E qui entra in gioco il cosiddetto sistema dei legami “deboli” (per approfondire I legami deboli di Riccardo Scandellari).

Rovazzi ha sfruttato una innata simpatia con i contatti conosciuti nel suo percorso di lavoro, si è creato un legame forte con il Gianni nazionale e questo gli ha dato “credibilità”. In più è un genio della comunicazione visiva, capace in nove minuti di emozionarti con una Spy Story “di casa nostra” ma professionale.

Ecco, questo è il “Brand Identity“!!!