Auto elettrica, auto Plug-in, auto hybrid; quante volte sono utilizzate nelle varie pubblicità televisive, social e giornalistiche?

2 Ottobre 2017 – Marchionne allora a capo della FCA espresse queste parole alla domanda se l’elettrico era una soluzione alla mobilità su quattro ruote:

«Questo è un progetto su cui Fca lavora, ma non è la soluzione per il futuro – ha affermato Marchionne in occasione della lectio magistralis – Stiamo lavorando su tutte le forme di auto elettrica, ma non possiamo ignorare alcuni elementi importanti», ha sottolineato portando ad esempio la Fiat “500 elettrica”: «L’abbiamo lanciata cinque anni fa in California: per ogni 500 elettrica venduta negli Usa perdiamo 20mila dollari», ha spiegato, definendo un lancio su larga scala «un atto di masochismo». La questione chiave, ha continuato, è come viene prodotta l’energia: «Prima di pensare che i veicoli elettrici siano la soluzione, dobbiamo considerare tutto il ciclo di vita di queste vetture, infatti le emissioni di un’auto elettrica, quando l’energia è prodotta da combustibili fossili, sono equivalenti a quelli di un altro tipo di auto». In questo senso, le auto elettriche sono «un’arma a doppio taglio».

Qui il link al articolo

Sono passati solo 2 anni e 6 mesi e il convincimento internazionale è completamente cambiato. Oggi in Italia l’auto più venduta è la Panda Hybrid. Tutte le case automobilistiche si apprestano o sono già uscite con linee dedicate all’automotive elettrico, centinaia di modelli, centinaia di tipi diversi tra loro, di soluzioni comunque attinenti all’elettrico.

Cosa può aver fatto cambiare idea alle case automobilistiche? La carenza di greggio? No. La scoperta di nuove forme di alimentazione elettrica a basso costo? No. E allora?

Innanzi tutto c’è stata LEI, Greta Thunberg, attivista svedese che in poco tempo ha sensibilizzato il mondo sul problema del riscaldamento globale e sulla sostenibilità del nostro pianeta alle nostre abitudini sconsiderate. Il 20 agosto 2018 Greta Thunberg, che frequentava il nono anno di una scuola di Stoccolma, ha deciso di non andare a scuola fino alle elezioni legislative del 9 settembre 2018.[11] La decisione di questo gesto è nata a fronte delle eccezionali ondate di calore e degli incendi boschivi senza precedenti che hanno colpito il suo paese durante l’estate. Voleva che il governo svedese riducesse le emissioni di anidride carbonica come previsto dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico ed è rimasta seduta davanti al parlamento del suo Paese ogni giorno durante l’orario scolastico. Il suo slogan era Skolstrejk för klimatet (Sciopero della scuola per il clima). (fonte Wikipedia)

Ma non tutto può essere riconducibile all’azione della giovane attivista. Esiste anche una spiegazione tecnica. Nel 2017 le batterie utilizzabili nelle auto erano pesanti e con scarsa autonomia. Oggi, grazie anche all’enorme investimento fatto dalla Tesla in tema di ricerca e sviluppo di nuove concezioni di accumulatori di energia, abbiamo batterie più leggere, conformabili alle forme dell’auto e con autonomie che superano gli 800 km.

In un articolo, che potete trovare qui, pubblicato Hurry Magazine (azienda che si occupa di affitto di auto a lungo periodo) è annunciata la notizia che i ricercatori del Samsung (si, quella degli smartphone) Advanced Institute of Technology hanno presentato il prototipo di una cella a batteria, che aiuterà le auto elettriche a raggiungere un raggio di autonomia di 800 chilometri e a sopravvivere a 1.000 cicli di ricarica. Ovvero una durata dell’auto elettrica per 800.000 km. A questi livelli l’auto elettrica comincia ad essere interessante anche in ottica di lungo periodo. Inoltre nell’auto elettrica le parti in movimento si riducono drasticamente e la potenza raggiunge livelli notevoli. Ci vorrà ancora un anno per la messa in produzione in massa della batteria, ma conoscendo i Coreani non ho dubbi sulla uscita rapida del prodotto in serie.

In questo scenario economico produttivo e tecnologico l’Europa può diventare Leader nella produzione di auto elettriche. Secondo un nuovo rapporto pubblicato da McKinsey, la Germania sarebbe in grado di diventare il leader globale del settore già entro il 2021 con 1,7 milioni di veicoli elettrici prodotti. In Cina, le vendite di auto nel 2019 sono aumentate del 3% a circa 1,2 milioni. Nel frattempo, negli Stati Uniti, il mercato dei veicoli elettrici nel 2019 è diminuito di circa il 10% a circa 330.000 unità. In Europa, invece, si è assistito ad una crescita del 44% nel 2019. L’Europa ha aumentato nettamente la propria quota di mercato nell’ultimo anno, pur essendo ancora alle spalle della Cina, di gran lunga il punto di riferimento del settore. La Germania è già oggi il più grande mercato d’Europa e il terzo al mondo, con oltre 110.000 auto elettriche vendute nel 2019 e una quota mercato che aumenterà realisticamente fino al 29% nel 2024. (Fonte Hurry Magazine)

In tempi non sospetti (2009), quando svolgevo a tempo pieno la mia attività di commercialista, un imprenditore mi chiese dove avrei investito risorse economiche al fine di ottenere un vantaggio competitivo sul mercato. Senza pensarci su troppo risposi “Batterie”. L’imprenditore mi fisso a lungo negli occhi e scoppio in una fragorosa risata. Sentito l’altro giorno per una campagna pubblicitaria su Facebook del suo nuovo complesso Termale in Romagna, mi ha detto queste testuali parole: “Sai, se ti avessi dato retta anni fa su quella questione delle batterie, ora farei i soldi… mica a sbattermi con la burocrazia per mettere su un impianto termale!”.

La morale? Seguite i miei consigli! 😉